5.8.08

"GORAIKO" al Fuji (l'è dura la salida!)




"Al Fuji bisogna andare almeno una volta nella vita, ma se lo fai due volte sei uno stupido"

Questo proverbio giapponese riassume in poche parole la bellissima avventura del gruppo Vulcanus sul monte Fuji. Incredibile..ma che fatica!
Obiettivo del weekend è poter vedere il goraiko , cioè alba in giapponese, sulle pendici del monte sacro più famoso del Giappone. I 15 pazzi che fanno parte della spedizione iniziano quindi la salita alle ore 22.00 di sabato sera, direttamente dalla stazione di 5 livello di Kawaguchiko (che insieme a Fujiyoshida e Gotemba è uno dei punti di "attacco" al Fuji più popolari).
La salita, giusto per la cronaca, si concluderà alle 7 di domenica..lascio a voi immaginare la nottata, tra polvere vulcanica, sudore, freddo e vento...

La "sboroneria" iniziale con tanto di canti e scherzi ci abbandona presto..anche perchè il fiato inizia già a farsi corto. Ma comunque volano le solite cazzate :-)
Tra una cioccolata, una banana, un bicchiere di limoncino fatto in casa (si ringrazia la premiata distilleria Storti) per riscaldare, un piatto di ramen caldo (!!??) avanziamo fino alla stazione di livello 7, dove iniziamo a sfaldarci e perdere i pezzi.

Iniziano qui le visioni a sfondo mistico dei nostri coraggiosi. Tra le varie: animali che corrono, un baracchino del kebab, la Marcuzzi in tanga vestita da Babbo Natale, un letto, i Puffi, Claudio in tanga vestito da Babbo Natale (meglio la Marcuzzi).





Alle ore 4.10 rinunciamo al piano iniziale: il solte sta per sorgere e l'andatura delle persone davanti a noi (c'è più coda qui che ai grandi magazzini durante i saldi) è troppo lenta per raggiungere la cima (3776 m) in tempo..quindi ci accampiamo sulle pendici del monte, in una zona non meglio definita tra la 8 stazione e la cima. E finalmente ecco lo spettacolo


Sinceramente non so se sia per merito del Fuji, ma la scena è incredibile. Il sole che inizia ad illuminare il tappeto di nuvole sotto di noi, illuminando di rosso fuoco la terra del monte è qualcosa che ripaga la fatica fatta. E subito ci rendiamo conto di quanta gente stia salendo insieme a noi: sotto le prime luci del sole, un biscione umano si perde fin sotto le nuvole e si muove lentamente fino alla cima.




Ed ecco che alle ore 7.00 del mattino, i nostri coraggiosi raggiungono l'obiettivo e la tanto desiderata colazione: un piatto bollente di riso al curry (lo so: voi starete vomitando al solo pensiero ma per noi , in quelle condizioni,era oro colato) e ben DUE (!) ore di sonno sotto il sole..

i risultati di questo lungo riposino sono delle manifiche scottature che tutti hanno portato orgogliosamente a casa..

adesso posso capire la saggezza del proverbio giapponese!


3 commenti:

aaa ha detto...

Bella la Luna!

Stefano Diacci ha detto...

e` il sole...

junglebrain ha detto...

Questo post è quasi commuovente Banano...
E sei riuscito a farmi diventare verde dall'invidia per l'esperienza! Maledizione!